Nuovo Polo Informatico Unimi
Opere di rinnovamento e di ampliamento stanno interessando i principali atenei milanesi in una positiva competizione verso il miglioramento dell’offerta formativa e dei servizi per gli studenti, i docenti ed il personale tecnico. I nuovi spazi destinati alle discipline legate alla tecnologia dell’Università degli Studi nascono da un masterplan che voleva aprire alla città un isolato rimasto chiuso su se stesso per anni.
Credit:
- COMMITTENTE: Università degli Studi di Milano
- PROGETTO MASTERPLAN, ARHITETTONICO ED AREE ESTERNE: Isolarchitetti (Aimaro Isola, Saverio Isola, Flavio Bruna, Michele Battaggia, Andrea Bondonio, Stefano Peyretti)
- PROGETTO STRUTTURALE: F. Ossola
- PROGETTO ESECUTIVO: Consorzio Integra, Sicrea Group, Mate Engineering
- PROGETTO IMPIANTISTICO: Consorzio Mytos scarl
- IMPRESA: Consorzio Integra; Sicrea Group
- OPERE EDILI, STRUTTURE METALLICHE SOTTOSERVIZI: Icis
- IMMAGINI: Isolarchitetti (cantiere, disegni); Bruno Cattani (foto del finito)
Parte da via Celoria, cuore dello storico quartiere “Città Studi”, questa nuova piazza definita da grandi quinte metalliche, che tagliano e definiscono gli spazi aperti alternandoli ai volumi costruiti su un’ampia superficie totale.
Dal basso chi passeggia per le vie del quartiere percepisce un senso di spaziosità ed accoglienza rispetto al passato, dall’alto spiccano le linee geometriche regolari. L’effetto scenico è ottenuto soprattutto grazie ai rivestimenti in lamiere stirate d’acciaio dipinte di bianco. Le lamiere sono innestate su profili tubolari a sezione quadrata e rettangolare di differenti dimensioni e rivestono sia gli edifici che gli spazi di aggregazione, fungendo da filtro alla luce solare e creando ombreggiature dalle forme particolari.
Il disegno architettonico è volutamente simbolico ed evocativo, ricercando un dialogo sia con gli insediamenti preesistenti e realizzati in epoche differenti, sia con le aree circostanti configurate a verde e prospicienti le vie di Città Studi. Ai due lati della piazza-cuneo centrale si collocano i corpi segreteria studenti e biblioteca interdipartimentale, dotata anche di sale di consultazione e archivio per studenti e ricercatori.
L’intervento si completa con opere d’arredo urbano che impreziosiscono la vista da via Celoria, pur rappresentando una rottura rispetto alla tipica corte chiusa non spezza i legami con il quartiere ponendosi come monumento indipendente ma dialoga con il passato invitandolo alla modernità.
Proseguendo lungo le linee tracciate dalle strutture d’acciaio si giunge al Dipartimento di Informatica. Elemento principale all’interno del complesso, l’edificio è costituito da un basamento a piastra che ospita su due livelli aule, sale studio e servizi. Dalla piastra si eleva una stecca fino all’ottavo piano con uffici e laboratori di ricerca. Lucernari posti in sommità irradiano il volume che risulta caldo, luminoso ed accogliente. Di particolare rilievo la copertura a “tappeto volante” che ospita gli spazi tecnici e all’estradosso pannelli fotovoltaici.
Il grande tetto, dall’area di 50 mq e a forma triangolare, produce energia rinnovabile per il dipartimento ed è realizzato in acciaio in profili a doppio “T” zincati a caldo e giuntati mediante bulloni. Pannelli sandwich alternati ad elementi vetrati rivestono la superficie della copertura.
La carpenteria metallica è impiegata anche nelle parti a sbalzo dove termina il tappeto di moduli fotovoltaici: colonne in tubolari sono il basamento, sulla cui sommità si innestano 4 serie di profili a U a sostegno di travi principali e secondarie in IPE che formano il reticolo portante.