Hotel Lido Palace
La radicale ristrutturazione di un intero edificio in stile liberty risalente al 1910 e sottoposto a vincolo paesaggistico che ha risolto le criticità strutturali che ne limitavano l’uso realizzando un albergo di lusso a 5 stelle nel cuore di Santa Margherita Ligure. Un intervento virtuoso che grazie alle richieste della Committenza e all’acciaio restituisce bellezza alla collettività ed ambienti eleganti e confortevoli ai suoi ospiti.
Credit:
- COMMITTENTE: Società Lido Palace srl
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Arch. Roberta Castelli
- PROGETTO E DL STRUTTURE: Ing. Pierluigi Muschiato – Muschiato Ingegneria
- COSTRUTTORE METALLICO: Carpenteria Pezzetti di Pezzetti Lorenzo sas
- IMMAGINI: Muschiato Ingegneria
L’edificio edificato nel 1910, di notevole importanza per il tessuto urbanistico di Santa Margherita Ligure e per il fronte mare, è già stato sottoposto ad una profonda ristrutturazione nella seconda metà degli anni 70. Al tempo, adibito a residence, il fabbricato ha visto nascere al suo interno una struttura in cemento armato che ha dato evidenza di una serie di problematiche quali l’eccessiva invasività degli elementi verticali e piani sfalsati comportanti notevoli criticità strutturali che inoltre non consentivano la completa fruizione dei mini appartamenti ed anche l’accessibilità ai disabili. La nuova proprietà che ha acquisito l’immobile con l’obiettivo di farne un albergo di lusso ha immediatamente manifestato l’intenzione di riportare l’edificio ai fasti dei primi del ‘900, mantenendo gli orizzontamenti complanari con la scansione dei terrazzi esterni di particolare pregio architettonico e ricercando però una struttura sicura di fronte alle azioni sismiche che comportasse il minimo ingombro strutturale, senza pilastri intermedi così da poter modellare il volume interno per future esigenze senza dover nuovamente intervenire con modifiche strutturali.
Tenendo conto delle problematiche d’intervento e delle peculiarità del luogo, il progetto è partito da uno svuotamento in due fasi delle strutture in c.a., realizzando gradualmente uno scheletro interno in carpenteria metallica, fatti salvi i nuclei scala-ascensore su cui vengono scaricate le forze sismiche di piano. Travi e colonne sono costituite da profili ad H e I a sezioni variabili, le travature principali dei solai di tipo composto, con una luce di 10,30 metri e vincolate ai pilastri di estremità. I solai sono in lamiera grecata con getto collaborante. Realizzata la prima metà delle strutture interne si è poi proceduto a realizzare la seconda porzione evitando l’impiego di mezzi pesanti in cantiere. Attraverso questo schema strutturale è stata ripristinata l’omogeneità tra i piani ed è stato possibile ottenere ampie luci, soprattutto per i luoghi di rappresentanza, di ristorazione e relax.
Le antiche facciate in muratura che ora costituiscono solo un tamponamento esterno sono state stabilizzate con la posa in opera di circa 1.000 connettori in acciaio distribuiti tra i quattro impalcati più otto coppie di catene con piastre esterne sugli angoli. Le scelte progettuali hanno inoltre prediletto l’acciaio perché materiale con un’alta classe di durabilità che in questo caso è stato zincato a caldo con spessore pari a 80 micron vista la prossimità del mare. Acciaio impiegato anche per i serramenti: le generose finestrature che costituiscono gli affacci delle camere sono state realizzate ex novo su misura in acciaio per garantirne un’adeguata protezione alla corrosione e, al contempo, prestazioni d’isolamento termico e acustico all’avanguardia.
L’antico lustro del Lido Palace è stato riportato finalmente alla luce grazie alla visione ed alla maestria di chi ha saputo intervenire su una struttura preesistente, con vincoli importanti e ben definiti, attraverso un approccio più moderno e tecnologico che non rinnega in alcun modo le sue origini.