Dynafit Headquarters
Dynafit ha inaugurato a settembre 2024 la sua nuova sede in Germania, realizzata in soli due anni e mezzo. Con le sue due forme piramidali, dal design futuristico e minimalista, l’edificio con una superficie utile lorda di 10.000 metri quadrati si estende su sei piani per un’altezza di 32 metri integrandosi perfettamente per la forma, l’elaborazione della facciata e per lo stile architettonico nel paesaggio alpino.
Nota come Speed Factory, la nuova architettura ha linee semplici e distinte. Perfetta sintesi tra la specificità del luogo e l’autonomia della forma, rappresenta l’identità del brand e i suoi valori di leggerezza, velocità e riduzione del superfluo che qui trovano la loro espressione architettonica.
La struttura esalta la massima altezza delle sue superfici verticali ricercando al contempo una scala più umana nei lati inclinati; nonostante la presunta semplicità volumetrica del progetto, la sezione esprime la generosa spazialità in cui i visitatori ed il personale possono vivere l’edificio multifunzionale.
La Speed Factory non è solo uno store, ma anche un hub esperienziale dedicato agli appassionati di sport di montagna. Numerosi sono i servizi rivolti ai visitatori, dalla riparazione delle attrezzature sportive, alla personalizzazione di esse, a percorsi d’analisi del proprio stile di corsa e sciata e di miglioramento delle prestazioni.
Credit:
- COMMITTENTE: Dynafit, Mountain Experience Beteiligungs-Holding GmbH
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Barozzi Veiga – Fabrizio Barozzi, Alberto Veiga
- TEAM DI PROGETTO (CONCORSO): Yorgos Apostolopoulos, Andrea Bergamini, Paola Calcavecchia, Oskar Jobin, Kim-Lou Monnier, Alessandro Lussignoli, Rodrigo Martinez, Martin Meinecke, Miguel Pereira Vinagre, Toni Poch, Verena Recla, Andrei Sashko, Rob Scott, Nelly Vitiello
- TEAM DI PROGETTO (SVILUPPO): Verena Recla; Andrea Bergamini, Paola Calcavecchia, Caterina Delaini, Marta Grządziel, Hannes Lukesch, Vasco Marcolin, Cristian Munteanu, Sofia Pozzoli, Maxime Soquet, Elvira Turek, Maria Ubach, Anina Weber Altri consulenti di progetto Strutture metalliche e facciate PICHLER projects srl
- PROGETTO STRUTTURALE : Bergmeister Ingenieure
- PROJECT MANAGEMENT, QS, CONTROLLING: Plan Team
- ALTI CONSULENTI DI PROGETTO: SHP - Stiefmüller Hohenauer & Partner (impianti), SPEKTRUM Bauphysik & Baükologie (statica, sostenibilità, acustica), Knippers Helbig (facciate), Bartenbach (illuminotecnica), K33 Brandschutz - Riedner Wagner+Partner (antincendio), Henning Larsen (paesaggistica)
- STRUTTURE METALLICHE E FACCIATE: PICHLER projects srl
- IMMAGINI: Alex Filz - PICHLER projects srl (cantiere e finito esterni), Brigida González (foto degli interni), Helge Roelske - DYNAFIT (foto panoramica, principale)
Gli spazi lavorativi, noti come “Office Homes”, sono stati progettati per favorire il benessere dei dipendenti. L’organizzazione spaziale consente flessibilità e comfort, accogliendo oltre 100 collaboratori in ambienti luminosi e particolarmente accoglienti. Uno degli assi principali di progetto è quello di coniugare un’estetica futurista a funzionalità avanzate: grazie a un corpo compatto, che minimizza la superficie disperdente, un sistema di climatizzazione avanzato, una pompa di calore alimentata da energia solare e un efficace sistema di schermatura solare, l’edificio raggiunge un’elevata efficienza energetica ed è quasi neutrale in termini di emissioni di CO₂. Questo approccio riflette l’impegno aziendale verso l’innovazione responsabile, in sintonia con il proprio focus su prodotti tecnologici e leggeri per gli sport di montagna. L’edificio è quindi più di una struttura fisica: è un manifesto della visione Dynafit, capace di ispirare e innovare, unendo architettura e natura in modo armonico e avanguardistico.
Un elegante involucro di circa 6.000 mq ispirato alla luce protegge l’edificio dall’irradiazione solare; le linee guida diagonali esaltano la geometria del volume e la sua integrazione con l’ambiente naturale circostante offrendo inoltre dinamiche interazioni di luce e riflessi. Le superfici inclinate e trasparenti delle due torri piramidali contrapposte (1.650,00 mq) hanno un design uniforme che assolve con successo alle esigenze estetiche e strutturali. Esse sono dotate di una struttura in acciaio e vetro sfaccettata completata da pannelli di ombreggiamento in lamiera metallica perforata. Ingegnerizzata e prodotta in officina di carpenteria metallica e successivamente montata in loco, la facciata impiega 230 tonnellate di profili cavi rettangolari in acciaio, scelta tecnica che genera una superficie piegata su sé stessa come una fisarmonica. La struttura portante delle facciate si estende per tutta l’altezza dell’edificio, con i montanti fissati alla base e giuntati in modo libero sui solai dei piani. La campata standard è di 5,4 metri, mentre quella massima è di 9 m, con diagonali da 200x80x5 mm e 200x80x10 mm.
I montanti in acciaio sono concepiti come travi continue, trasferendo i carichi verticali alla struttura primaria; sono inoltre posizionati in modo da evitare dilatazioni termiche, garantendo così un’aumentata stabilità. Gli attacchi sono progettati per permettere uno spostamento verticale, compensando i carichi. All’estremità superiore della facciata, la struttura si fonde con le aree opache del piano attico compensando così le deformazioni verticali tra la soletta e la facciata e nella zona boulder si estende dalla mensola in acciaio fino al punto più alto dell’edificio, dove le travi in acciaio di supporto orizzontale riducono le campate e consentono una posa libera che determina l’assorbimento delle deformazioni differenziali verticali. Completano l’involucro 4.350 mq di facciate verticali ventilate in lamiera metallica.