Bonfiglioli Headquarter
La nuova sede Bonfiglioli, simbolo di innovazione e sostenibilità nell’architettura per il terziario, è piena espressione della storia di un’azienda italiana, leader mondiale nell’automazione industriale e nei settori delle energie rinnovabili. L’edificio per uffici si distingue per il design a basse emissioni di carbonio e per la grande attenzione al benessere dei suoi occupanti e costituisce un esempio eccelso di come l’applicazione dei principi di economia circolare alle costruzioni consenta sviluppi realmente “green” che assicurano alle capacità progettuale e costruttiva di adattarsi anche alle esigenze future del cliente.
Peter Pichler Architecture è vincitore del premio OICE 2024 per l’innovazione nell’architettura.
Credit:
- COMMITTENTE: Bonfiglioli – Federico Mazzanti, Chiara Persi, Vincenzo Lamanna (Project Managers)
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Peter Pichler Architecture
- PROGETTO STRUTTURALE E IMPIANTISTICO: Arup
- PROGETTO FACCIATE: PICHLER projects srl
- PROGETTO ANTINCENDIO: ICS Ingegneria
- ACUSTICA: Sollarraum
- DL: Studio Taddia
- GENERAL CONTRACTORS: Ing. G. Ferrari spa, PICHLER projects srl
- COSTRUTTORE METALLICO: PICHLER projects srl
- IMMAGINI: Gustav Willeit (principale, foto del finito 1-3, 6-10), Alex Filz - PICHLER projects (foto del finito 4, 5; foto di cantiere; foto d'officina)
Progettato NZEB (Nearly Zero Energy Building) e dotato di soluzioni innovative come pompe di calore geotermiche e soffitti radianti, oltre a un parco fotovoltaico da 3GWp, l’edificio è parte di un più ampio sviluppo chiamato EVO, il più grande sito industriale del Gruppo in Italia, progettato per soddisfare gli standard più recenti di efficienza energetica.
Oltre al contenimento dei consumi, la nuova sede Bonfiglioli è stata ideata con un’attenzione particolare rivolta al benessere dei dipendenti. Gli spazi verdi e le terrazze orientate a sud offrono luoghi tranquilli per riflettere e rilassarsi, promuovendo un ambiente lavorativo positivo e stimolante che genera sinergie, scambi e flussi di idee.
Il progetto è focalizzato inoltre sull’utilizzo della ventilazione naturale degli ambienti, al fine di ridurre ulteriormente il consumo energetico. Questa strategia passiva è stata abilitata da una serie di fattori geometrici: la caratteristica copertura inclinata, la pianta regolare, la forma compatta e il basso rapporto tra superficie e volume – e compositivi – ovvero l’introduzione di una corte centrale che diventa un giardino al piano terra che favorisce la cross ventilation.
Con l’intento di creare spazi di lavoro di qualità, sono state progettate anche la passerella sospesa al centro della corte che collega l’area tecnica e quella della comunicazione, così come le due scultoree scale elicoidali in acciaio che collegano l’ingresso con l’auditorium agli open space e gli uffici amministrativi a quelli direzionali.
La struttura portante
Un imponente esoscheletro d’acciaio costituisce la struttura portante; esso non solo sostiene l’edificio perimetralmente ma ne costituisce anche funzione di involucro per le facciate, favorendo inoltre la totale flessibilità degli spazi interni grazie all’assenza di colonne. Ad eccezione dei due core centrali di distribuzione verticale in calcestruzzo, la struttura è realizzata in acciaio e con tecnologia stratificata a secco, montata interamente senza ponteggi e solo con l’ausilio di gru e cestelli mobili. Le 930 tonnellate di acciaio sono distribuite su 8 piani, per 6.200 mq di superficie, sorretti dalle zanche perimetrali dell’esoscheletro in profili ad H, irrigiditi da fazzoletti, evitando così la presenza di controventi a vista in facciata. Alle strutture verticali sono collegate tramite connessioni bullonate le travi principali ad H di diverse sezioni in funzione dei carichi permanenti differenti richiesti sui vari piani che reggono i solai in lamiera grecata con getto collaborante da 120 mm.
Completano la struttura i grigliati d’ispezione della doppia pelle metallica a sud, sorretti da UPN 140, la copertura principale, realizzata con travi a doppio T, le scale elicoidali e la passerella sospesa tra le due ali dell’edificio, “un connettivo” composto da travi principali inferiori e superiori in IPE 360 irrigidite da portali realizzati con profili scatolari.
Il progetto, candidato ad essere considerato il prototipo dell’ufficio sostenibile, è stato esposto alla Biennale di Architettura di Venezia del 2021, a testimonianza del suo valore e della sua innovazione nel panorama dell’architettura a servizio di sedi aziendali.