Fenix I

Lo studio Mei, ideatore del processo trasformativo dell’antico magazzino, realizza un piccolo falansterio di “foureriana” memoria, in grado di ospitare 212 loft, sia in affitto sia in vendita, un parcheggio coperto, attività commerciali e un cluster di servizi attrattivi a scala urbana con numerose iniziative culinarie, creative e culturali. Fenix Docks and Lofts si palesa come un edificio stratificato, che attinge l’originalità della tecnica costruttiva a palafitte dal patrimonio  veneziano riproponendola in chiave moderna tramite una struttura in acciaio da 1.000 tonnellate completamente saldate in opera viste le enormi dimensioni degli elementi strutturali, con pilastri e travi di bordo da più di 60 cm, secondarie in HEA 400 e controventi in tubi a sezione quadrata SHS 250.

Volumetrie
La nuova struttura integra tre volumi distinti, sovrapponendo all’ex magazzino (140 m di lunghezza, 40 di profondità e 6 di altezza libera), un basamento rigido a travi reticolari a vista (6 metri da pavimento a soffitto), arretrato sul fronte, per sovrastare l’antico manufatto e separare quest’ultimo dal corpo aggettante, contenente il restante comparto abitativo, caratterizzato da setti portanti. Le configurazioni planimetriche degli appartamenti, da 40 a 300 mq, varie e flessibili, per assecondare le esigenze dei clienti, prevedono anche soluzioni duplex, realizzate in virtù del concept strutturale, con pilastri a sezione circolare, travi in spessore di solaio con getto di completamento e solai alveolari. Sui lati corti, un profilo terrazzato produce la graduale riduzione dei piani (nove piani oltre il basamento sul lungomare, quattro sul fronte urbano, con un coronamento di attici), restituendo una soluzione dinamica, che dialoga efficacemente con l’intorno e crea una relazione coerente tra vecchio e nuovo.

Cifra architettonica
L’eleganza minimalista dell’edificio si coglie nei numerosi dettagli di design, come le mensole in calcestruzzo dei balconi finemente disegnate, a sostegno delle logge profonde 2,5 m che, in combinazione con la protezione solare esterna con tende, contribuiscono alla riduzione del fabbisogno di calore e di raffrescamento solare. Il comfort bioclimatico è curato inoltre da un sistema di ottimizzazione dell’ingresso della luce diurna, filtrata dalle facciate dotate di vetri a controllo solare, da un sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore che collabora con la ventilazione naturale efficientemente studiata grazie alla differenza di pressione tra il lato cittadino e il fronte del fiume e macchine termiche che lavorano nel sottosuolo, scambiando calore con l’acqua del Nieuwe Maas.

Accessibilità
L’accessibilità, altra cifra peculiare dell’edificio, elimina la cesura tra il fronte interno urbano e quello aperto sul lungofiume, costruendo un percorso fluido e osmotico tra le due anime della città, che trovano una sintesi nella galleria urbana profonda 40 metri su cui si aprono enormi facciate di vetro con vista sull’edificio monumentale, mostrando la sala del trapezio (alta 12 m) della Codarts Circus School, e le pareti in cemento grezzo, ripristinate insieme alle grandi porte di carico. L’ampio corridoio urbano, aperto al pubblico, consente anche un accesso sicuro e protetto, tramite ascensori e vani scala, alle dimore, il cui sistema distributivo ai piani, è basato sul modello a ballatoio per stimolare la socialità ed il senso di comunità.

Le balaustre in vetro trasparente e le fioriere incorporate, sfalsate per piano, creano una continuità visiva con il verde dei giardini pensili e le pareti interne di verde verticale, promuovono un ambiente di vita salubre, confortevole ed inclusivo dei benefici della natura. La diffusa presenza degli alberi sui tetti facilita il filtraggio delle polveri sottili ed il recupero dell’acqua piovana; mentre le soluzioni sostenibili, volte al risparmio energetico, prevedono l’adozione dell’illuminazione a LED nelle aree comuni. Il risultato è un design intelligente e confortevole con spazi comuni e privati curati nel dettaglio, che esaltano l’interazione e l’influenza dell’edificio sul quartiere ed in particolare sulla viva