National Maritime Museum of China

L’accesso al museo avviene attraverso una “piazza marittima” che ospita un villaggio di pescatori e artigiani, un giardino botanico marino e la torre energetica che alimenta il  complesso connettendosi al corpo centrale vetrato da cui si diramano i diversi segmenti  del “ventaglio”. Da qui una rampa sopraelevata permette la distribuzione ai diversi livelli  falsati delle imponenti ali, creando spazi a doppia altezza e terrazze che alleggeriscono il   volume all’interno permettendo alla luce di attraversare lo spazio. I pavimenti in pietra e le pareti bianche enfatizzano poi la forma zoomorfa della pelle esterna, un continuum di  superfici connesse da curve pronunciate, mai spigolose, che si rincorrono dalle facciate alle strutture. Proprio la continuità tra le superfici orizzontali e verticali ha reso necessaria la certificazione al fuoco di tutta la scocca in classe A, non essendo possibile distinguere   tra pareti (normalmente in classe B) e soffitti.

La struttura primaria è composta da portali  bianchi che poggiano su enormi giunti sferici antisismici e controventi diagonali metallici per un totale di 17.000 tonnellate di acciaio solo per le strutture principali. Il guscio di rivestimento a doppia curvatura è sagomato in modo da evitare la permanenza della neve sullo stesso durante il rigido inverno della zona ed è composto da 55.000 mq di pannelli argentati a forma di diamante, alternativamente  pieni e perforati. Gli 828 mm di spessore dell’involucro includono le funzioni di rivestimento interno in doghe di legno, isolamento termico e acustico, tenuta all’acqua,   protezione dagli agenti climatici esterni, distribuzione impiantistica ed ogni sottostruttura,  garantendo così massima flessibilità agli spazi interni. 3.500 mq di  superfici trasparenti completano la pelle protetti da grandi aggetti, frangisole orizzontali e  notevoli sbalzi strutturali (fino a 42 m).

Il complesso viene alimentato da un impianto geotermico che arriva fino 100 m di  profondità, coadiuvato da una vera e propria “fattoria solare” di pannelli posti sulla  copertura. A causa della forte siccità dei mesi estivi è stato progettato anche un drenaggio sifonico inserito nella pelle dell’edificio in grado di catturare le acque grigie e riutilizzarle durante l’estate. L’esperienza del team di progettazione, nella gestione di progetti complessi su enorme scala, l’utilizzo della modellazione parametrica e la capacità di dialogo tra gli attori coinvolti ha reso possibile la costruzione in soli due anni di quello che si propone come una delle opere del governo cinese che mirano ad essere ricordate come icone presenti e future della scena architettonica globale.

Cantiere & Disegni: