Villa Ferrari

I lavori hanno previsto una pluralità di interventi di adeguamento strutturale e funzionale con completa riqualificazione e adeguamento normativo della struttura principale e costruzione di un nuovo edificio. La nuova destinazione dell’area sarà quella di accogliere nove nuclei di donne con bambini in difficoltà.
La Villa è caratterizzata da elementi quali fregi, cornicione, dentelli, modiglioni, basamenti e parti incassate. Dal punto di vista della conservazione, la facciata presentava fenomeni di distacco o di degrado degli intonaci, causate da perdite di gronde e pluviali o dall’umidità ascendente dal terreno e tasselli e chiodi arrugginiti. L’edificio ha quindi necessitato di un consistente consolidamento strutturale e di un adeguamento degli impianti tecnologici.

Il nuovo corpo di fabbrica si discosta dalla Villa per la scelta dei materiali. Realizzata interamente in acciaio la nuova architettura vede l’adozione di un sistema costruttivo in profili sottili formati a freddo (CFS). L’edificio si sviluppa su 400 mq disposti su un unico livello, ad eccezione della porzione ospitante le camere da letto che raggiunge i due piani. Il cuore portante è in profili di acciaio sagomati a freddo, costituenti le strutture delle pareti e le strutture di copertura. Completano l’edificio, in prossimità della zona refettorio e cucina, telai in profili laminati a caldo in carpenteria metallica. Per la compartimentazione interna sono utilizzate soluzioni a secco innestate su profili in acciaio zincato; in presenza di impalcati calpestabili la copertura dei solai è in lamiera grecata con getto collaborante, mentre per le restanti porzioni sono impiegati pannelli lignei. Le facciate sono progettate nel rispetto della storia dell’edificio, andando a riprendere parzialmente i colori di Villa Ferrari, sebbene i rivestimenti siano in lastre metalliche preverniciate. Nascosti da controsoffitti in cartongesso, gli impianti sono integrati nella struttura e non appaiono a vista, permettendo inoltre ottime performance di risparmio energetico. Per rispondere all’azione dei terremoti si è infine ricorso a controventi a croce di Sant’Andrea. L’area esterna verrà sistemata ad orti e giardino, equipaggiati di rete irrigua alimentata dall’acqua proveniente da una cisterna di recupero dell’acqua piovana e da quella estratta dal pozzo di captazione realizzato in occasione della ristrutturazione del sistema idrico della villa. Il risultato finale è un’architettura solidale che offre accoglienza e calore dove la volontà di rinnovamento si traduce in un perfetto esempio di riqualificazione integrata.

Cantiere & Disegni: