Stazione di Matera Centrale

Per Matera abbiamo immaginato un’infrastruttura che diventasse a tutti gli effetti un luogo di passaggio, ma anche di sosta e incontro. Un luogo pubblico costituito da due vuoti: il vuoto longitudinale (a quota meno 6 metri) lungo la fascia dei binari, e il vuoto (a quota zero) della piazza, coperta e perimetrata dalla grande pensilina” queste le parole dell’Arch. Stefano Boeri nel definire il progetto.

La pensilina si inserisce nello skyline della città in modo inconfondibile, divenendo anche luogo di incontro, attesa, transito e passeggio e sottolineando gli edifici pubblici che si affacciano su di essa perchè in precedenza si rivolgevano verso un parcheggio. La grande copertura è sorretta da dodici colonne in acciaio che sorgono dal “piano del ferro” attraversando a tutta altezza il tunnel ferroviario.

Le colonne della pensilina si sviluppano dal piano di fondazione sino a una altezza di circa 10 m rispetto al piano terra. Ogni trave principale è vincolata a due colonne poste a distanza di circa 9 m. Queste travi, di lunghezza pari a 30 m, sono quindi caratterizzate da due porzioni a sbalzo rispettivamente di 8 e 13 m” , Ing. Manuela Fantini, partner di SCE Project

La bellezza di quest’opera architettonica dimostra che è importante e possibile coniugare l’esistente, il recuperato, con nuove opere di grande qualità?” Salvatore Margiotta, Sottosegretario al MIT

Alla sommità delle colonne la copertura asseconda la volontà architettonica di creare una lama dallo spessore esile.

A tale scopo, è stato scelto di realizzare le travi mediante profili in carpenteria metallica in composizione saldata, a doppio T nella porzione centrale e a T in quella di estremità. Inoltre, per la bandella perimetrale della copertura, sono stati previsti profili a C pressopiegati ad altezza variabile e rastremati verso la punta. Tali soluzioni strutturali garantiscono il perfetto allineamento della copertura mentre portano l’accento sull’effetto lama ricercato dallo studio Boeri. Infatti, le altezze delle travi nella porzione centrale misurano 1 m mentre alle estremità si riducono fino a circa 10 cm” – Ing. Manuela Fantini

Questa grande opera per noi è un fiore all’occhiello: ne abbiamo affidato la progettazione all’architetto Boeri perché non volevamo solo costruire una stazione, ma realizzare una grande infrastruttura che fosse accessibile, moderna, estremamente green, ma al tempo stesso una traccia culturale che resterà nel tempo. Una traccia del Sud che funziona” Matteo Colamussi, Direttore Generale FAL.

I materiali della stazione richiamano volutamente le origini e l’anima di Matera: la pietra di Apricena simboleggia l’antica città dei Sassi e l’acciaio rappresenta la dinamicità della città moderna. Un occhio di riguardo è posato sull’ambiente con moduli fotovoltaici in sommità della copertura, scelta pienamente appoggiata dalla Committenza – Ferrovie Appulo Lucane dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Cantiere & Disegni: