Rilanciamo le infrastrutture e l’Italia con l’acciaio

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SOSTITUZIONE DEGLI IMPALCATI AMMALORATI DEI PONTI ESISTENTI IN ITALIA CON NUOVI IMPALCATI IN ACCIAIO

Il crollo del ponte Morandi a Genova e la sua recente ricostruzione sono due accadimenti che hanno rafforzato un dibattito profondo e serio sulle condizioni delle infrastrutture in Italia, mobilitando le autorità ed i relativi Ministeri, i professionisti e l’opinione pubblica in generale. In primis si e preso atto della stato di degrado in cui versano numerosi ponti e viadotti sui territorio nazionale e della vetusta età di questi. Non si ha un censimento certo del numero di ponti in Italia che dovrebbe attestarsi su circa 250.000 unita: l’80% di questi sono stati costruiti entro il secondo dopo guerra. II 50% dei ponti italiani, realizzati in calcestruzzo, presenta uno stato di deterioramento consistente; questi sono interessati da processi di ammaloramento più o meno diffusi, con fenomeni di degrado tali da lederne la sicurezza.

La sostituzione di opere esistenti in calcestruzzo o c.a.p. può avvenire con nuovi elementi in carpenteria metallica che, con la leggerezza propria del materiale e l’importante riduzione dei carichi, rafforza soluzioni progettuali di mantenimento e ripristino delle pile e delle spalle esistenti e la sola sostituzione degli impalcati ammalorati con quelli nuovi in acciaio, che conferiscono inoltre un migliore comportamento del ponte o viadotto di fronte alle azioni sismiche.

L’acciaio rappresenta una delle principali risorse che abbiamo a disposizione per avviare il rilancio organico delle infrastrutture. Infrastrutture che devono garantire un’offerta di strutture e servizi, sicuri e coerenti con le esigenze degli utenti e con le nuove tecnologie del mondo della produzione, garantendo durabilità e valenza estetica, in una realtà, come l’attuale, dove la mobilità costituisce un volano per l’intera economia.

Rilanciamo le infrastrutture e l’Italia con l’acciaio

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