Passerella pedonale “Via Flero”

L’infrastruttura, che si innesta all’incrocio con la tangenziale e l’autostrada A4 e che connette l’area del Villaggio Sereno col centro della città di Brescia è a travata e campata unica con andamento reticolare a due appoggi. Per mitigare l’impatto del ponte con il paesaggio circostante è stato scelto un rivestimento con lamiere con 2.366 forature “bolle” a diametro variabile, che creano un gioco dinamico e cangiante nel corso delle ore diurne. Di notte, luci a LED di intensità variabile ricostruiscono un caleidoscopio per chi transita in zona.

La passerella ciclopedonale è un manufatto in carpenteria metallica di III categoria con l’impiego di cemento armato esclusivamente per la realizzazione del getto del piano di calpestio. Il piano è sostenuto da travi collegate alle briglie inferiori in HEB 300 attraverso travi reticolari. La tralicciatura verticale è costituita da profili HEB 200 disposti a rombo con inclinazione a 45°. La briglia superiore realizzata con profili HEB 340 è stabilizzata trasversalmente con l’inserimento di profili IPE 270 posti ad interasse di 3,8 m.
La forma arcuata garantisce il deflusso dell’acqua. In ottica di human comfort, per evitare fenomeni di risonanza dovuti al transito delle persone, si è scelto di installare al di sotto della passerella sopra l’autostrada dispositivi TMD (Tuned Mass Dampers). Il piano di calpestio è in lamiera grecata di tipo hi-bond A55P600 da 8/10 con getto collaborante, mentre i rivestimenti sono stati ricavati da 41 pannelli di lamiera metallica, forati a laser e dotati di diametri differenti per definire le cosiddette “bolle” che scandiscono l’andamento irregolare sia esterno che dei fruitori. Le strutture sono state protette mediante sabbiatura e successivamente verniciate con 80 micron di fondo e 40 di smalto finale di colore.

Il varo della campata è avvenuto nella notte del 21 aprile 2020, limitando al minimo l’impatto sul traffico autostradale e cittadino. La durata effettiva dei lavori si è infine limitata, escluso lo stop dovuto all’emergenza COVID-19, a 131 giornate compreso il preassemblaggio in officina: un modello di efficienza da parte delle realtà coinvolte.

Cantiere & Disegni: