Conad Superstore

L’area su cui doveva sorgere l’edificio è in un contesto delicato: da una parte è all’interno dei territori della Franciacorta, vicino al lago d’Iseo e nei pressi del Parco Naturale delle Torbiere. Ad un’iniziale e comprensibile titubanza da parte della Soprintendenza questo particolare poliedro ha fugato dubbi sull’eco-compatibilità e le altre prestazioni energetiche.

Il concept dietro cui si cela il nuovo Store nasce dalla conoscenza del territorio da parte del progettista nato in queste terre. Per mitigare l’impatto dell’edificio si è scelto di realizzare un volume monopiano con altezza massima di 7 metri, dalla sagoma acutamente geometrica per evitare lo stereotipo del capannone prefabbricato in cls tipico delle periferie o dei centri commerciali. D’altro canto, le strette tempistiche di realizzo hanno richiesto un’attenta ricerca da parte di progettisti e costruttori verso materiali dalle alte performance. Da qui la scelta di ricorrere ad elementi portanti in acciaio con rivestimenti in lamiere metalliche, in parte forate, in parte a pieno, che assumo i colori del lago nelle ore diurne e a seconda dell’illuminazione naturale.

Sin dal progetto preliminare, il supermercato è stato concepito come nZEB, conseguendo di fatto la classe energetica A+. Sulla sommità dell’edificio è stato installato un impianto fotovoltaico mentre le particolari forme garantiscono un ottimo irraggiamento solare coniugandolo alle eccellenti prestazioni di isolamento dei tamponamenti. L’impianto di trattamento dell’aria è dotato di un recuperatore di calore, mentre il condizionamento del centro vendita è affidato ad un sistema ad espansione diretta. Attraverso scambiatori di calore viene recuperata l’energia delle celle e dei banchi frigoriferi, riutilizzata per produrre acqua calda sanitaria.

Lo schema strutturale è tipico di un capannone monopiano, con una maglia in colonne ad H su cui si innestano con squadrette bullonate travi secondarie ad H e I. La copertura è in lamiera grecata e strato isolante che in alcuni tratti lasciano spazio a lucernari per consentire l’illuminazione notturna. In prossimità dell’ingresso è realizzato un avambecco con facciata continua in vetro. La sfacettatura dell’edificio è ottenuta in parte da tamponamenti in pannelli sandwich in lana minerale e doppio rivestimento metallico. Lo spessore varia a seconda del posizionamento da 120 mm per le coperture a 100 mm per le pareti. Altre parti dell’edificio, che creano una particolare illuminazione notturna, vedono l’innesto delle lamiere metalliche di rivestimento su scandole in elementi scatolari d’acciaio.

Cantiere & Disegni: