Headquarter Coima

Il nuovo volume adibito a uffici e attività commerciali è stato pensato come elemento di connessione con il tessuto urbano circostante e, in particolare, con il parco “Biblioteca degli Alberi” adiacente, proponendosi come porta di accesso e quinta scenica.

Per la parte fuori terra, il nuovo volume è stato realizzato con una struttura mista di acciaio e cls: il diaframma rigido di piano è stato realizzato con lamiera grecata e getto di completamento, reso collaborante alle travi in carpenteria metallica tramite adeguata piolatura. Le travi in acciaio hanno trovato appoggio, oltre che sui nuclei, su pilastri anch’essi in acciaio, posti a interasse regolare, che gravano in falso sulle travi pareti del livello interrato. Il lato dell’edificio rivolto verso via Melchiorre Gioia è caratterizzato da un importante arretramento strutturale che esalta le capacità dell’acciaio di assecondare la complessità delle forme. Un’ulteriore peculiarità del nuovo headquarter consiste nel suo rivestimento esterno, che si aggiunge alla facciata vetrata quale elemento di schermatura dell’edificio.

I progettisti, approfondendo il tema della sintesi tra “naturale” e “artificiale”, hanno suggerito la ricerca di una soluzione caratterizzata da una forte unitarietà estetica e volumetrica. Il nuovo edificio è stato così concepito come un unicum in cui semplicità, ritmo ed essenzialità, sono i caratteri esaltati della forma decisa. La sede è composta di quattro piani fuori terra che scaturiscono da una struttura esistente di tre piani interrati realizzata in c.a., i cui elementi sono stati sottoposti ad un intervento di rinforzo per adeguarle alla nuova destinazione d’uso. Un edificio, nel suo complesso, concepito, ponendo particolare attenzione a tutti i dettagli costruttivi e secondo elevati criteri di sostenibilità ambientale.
In questo dettaglio, le lame di legno lamellare trovano un vincolo al piede sul podio esistente e lungo il loro sviluppo principale in quattro punti tramite elementi in acciaio a sezione tubolare, quali “tangoni” di controventatura della suddetta “vela”. Tali strutture, costituite in realtà da reticolari piane, si ancorano all’edificio a livello dei pilastri principali e presentano un’appendice isostatica a mensola orizzontale che costituisce il vincolo delle lame che proseguono oltre il prospetto ovest dell’edificio.

Cantiere & Disegni: