Passerella Parco Archeologico Valle dei Templi

Era dunque necessario restituire continuità al sito con un intervento che non fosse invasivo sul piano della conservazione delle preesistenze storiche e che, al tempo stesso, rappresentasse un simbolo riconoscibile. L’idea vincitrice è stata il frutto di un concorso d’idee firmato dagli architetti siciliani Cottone+Indelicato insieme all’architetto catalano Joan Puigcorbè.
La nuova passerella, concepita come un elemento scultoreo, s’integra con l’affascinante contesto della Valle dei Templi e con essa instaura un dialogo che trae ispirazione dalle caratteristiche paesaggistiche e architettoniche di questo luogo: l’aspetto misterioso delle rovine, il concetto del “non finito” cui queste rimandano e le operazioni di restauro compiute nel corso del tempo hanno, infatti, portato a un’immagine della Valle composta da elementi di diverse altezze e dimensioni. Proprio da queste componenti il progetto ha preso forma: le differenti altezze delle colonne del vicino tempio di Eracle sono state reinterpretate progettualmente nella passerella in una sequenza dinamica di sottili elementi verticali di altezza variabile che generano una vibrazione della luce, un movimento compositivo e un effetto di trasparenza e smaterializzazione dell’elemento costruito.
Gli elementi che dialogano con le colonne e la passerella stessa sono interamente in acciaio autopatinabile (corten). L’impalcato è costituito da un cassone rastremato formato da lamiere tra loro connesse da cinque lame perpendicolari; la ringhiera ad andamento variabile è invece costituita da piatti 70×12 e 30×8 mm e tondi di diametro 10, anch’essi in acciaio corten. Data la non facile accessibilità del sito e la necessità di dover interrompere per minor tempo possibile il traffico della Statale per permettere il trasporto dei vari elementi sul luogo della posa, è stato necessario realizzare la passerella prefabbricandone gli elementi in officina e concentrando la consegna in una sola notte. Il trasporto è stato, infatti, effettuato per la maggior parte via mare e per l’ultimo tratto con mezzi su gomma.
La posa della passerella è stata eseguita con una sola alzata da una gru di portata adeguata che ha posato l’impalcato su otto tamponi prima predisposti. La fase finale ha visto il posizionamento delle ringhiere con l’ausilio di gru e piattaforma per permettere all’operatore di fissare le viti di acciaio inox sul frontale del cassone. La prefabbricabilità tipica delle costruzioni metalliche ha quindi consentito di inserire con la massima celerità la nuova passerella all’interno del parco archeologico, regalando un’opera utile e al tempo stesso iconografica e rispettosa dell’ambiente circostante ai visitatori.

Cantiere & Disegni: