Edificio “Don Sturzo 35”

Si tratta di una zona nevralgica della città, vicino alla stazione Garibaldi ed attualmente oggetto di una profonda trasformazione urbana. La sfida progettuale affrontata con successo ha saputo cogliere i cambiamenti in atto, armonizzando l’edificio con il contesto senza tralasciare l’attenzione per la sostenibilità ambientale e la gestione energetica nel lungo periodo. L’edificio presenta dieci livelli fuori terra e ben quattro interrati, oltre a un piano ammezzato. La superficie totale ammonta a circa 13.000 mq e, grazie alla traslazione di superficie dai piani interrati, è stato possibile aggiungere due nuovi livelli all’edificio, di cui uno destinato interamente ad uffici e uno dedicato ad area tecnica ed uffici. Inoltre è stato rimodulato l’involucro per mezzo di una nuova facciata vetrata. In sommità la torre circolare vetrata esalta ulteriormente l’identità del palazzo.
Per adeguare la struttura portante alla nuova volumetria ed alle nuove esigenze architettoniche e funzionali, è stato effettuato un rinforzo del sistema di fondazione. Per limitare il più possibile i carichi agenti, inoltre, gli incrementi volumetrici sono stati realizzati mediante un sistema strutturale in acciaio, in grado di garantire maggiore leggerezza e rapidità di montaggio rispetto alle alternative tradizionali. I nuovi telai in acciaio sono stati adattati agli elementi portanti esistenti, in modo da ottimizzare i carichi trasferiti ai livelli inferiori. Per i pilastri sono stati impiegati profili HEB240, mentre per le travi principali HEB300 e HEB260 a seconda delle luci in gioco; le travi secondarie, ove presenti, sono realizzate in profili IPE220. I nodi trave-colonna e travetrave sono tutti ottenuti mediante bullonatura. I solai, infine, vedono l’applicazione di una lamiera grecata in acciaio con getto collaborante di completamento. L’involucro dell’edificio è principalmente di due tipologie: rivestimento a cappotto e infissi a taglio termico per il fronte interno della costruzione, facciata continua con vetri ad alte prestazioni per il fronte nord. Il rivestimento a cappotto è stato eseguito mediante l’applicazione di pannelli rigidi in polistirene espanso estruso, di spessore pari a 12 cm, con finitura ad intonaco. Anche gli impianti elettrico, meccanico e idrosanitario sono stati ripensati in funzione della massima efficienza energetica. Nelle sale riunioni sono inoltre installati sensori di CO2 che consentono di regolare l’immissione di aria primaria in ambiente in funzione del grado di affollamento, in modo da ridurre i consumi quando le sale non vengono utilizzate, analogamente, il sistema di illuminazione a LED è dotato di sensori di luminosità e di presenza, in modo da regolarne accensione e intensità in base alle variabili condizioni ambientali. La totalità degli interventi sull’involucro edilizio e sull’impianto di climatizzazione ha permesso di raggiungere la classe energetica B, con un valore di Eph pari a 10,49 kWh/mc anno. Parallelamente, è stata ottenuta una certificazione LEED Gold. Tale risultato è da considerarsi ancor più significativo, se si considera che si è trattato della riqualificazione di un immobile esistente e non di un intervento di nuova edificazione.

Cantiere & Disegni: