Nuovo Ospedale di Monselice-Este

La progettazione di ospedali è sempre stata un tema complesso: dal punto di vista distributivo, a causa dell’elevato numero di funzioni che vi si svolgono, molte delle quali in relazione tra loro; dal punto di vista impiantistico, data la particolarità delle attività svolte e la necessità di monitorarle in tempo reale; dal punto di vista urbanistico e ambientale, in ragione dell’elevata porzione di territorio interessata dall’intervento edilizio, tra popolazione servita e metri cubi costruiti.
Planimetricamente, il polo ospedaliero è composto da nove edifici, disposti a griglia, per una superficie coperta complessiva di circa 37.000 mq e una superficie lorda totale di circa 73.000 mq. La distribuzione degli spazi è prevalentemente di tipo orizzontale. Gli edifici, infatti, con un massimo di due o tre livelli fuori terra, sono pensati in maniera da collocare sul medesimo piano tutte le attività che presentano interdisciplinarità terapeutica, limitando, così, percorsi e spostamenti verticali.
A sud sono state ubicate le attività diurne, mentre a nord trovano posto le altre. I percorsi, inoltre, sono stati studiati in modo da assicurare la separazione tra quelli relativi ai visitatori e quelli legati a pazienti e personale sanitario. Fulcro dell’intero complesso è la grande hall di ingresso, ubicata a sud, ospitante anche un auditorium e direttamente collegata al parcheggio antistante l’ospedale. Ricoperta da un’enorme vetrata, può inoltre giovarsi dell’apporto della luce naturale, regolata opportunamente grazie a un sistema di frangisole. L’illuminazione naturale è stata ottimizzata anche nelle degenze, dove non vi è irraggiamento diretto, a tutto vantaggio del comfort dei pazienti.
Dal punto di vista architettonico, ciò che caratterizza fortemente il progetto è la grande copertura a “onda” dell’intero complesso ospedaliero, che riprende il profilo dei colli che fanno da sfondo. Tale sistema di copertura, inoltre, protegge le zone destinate agli impianti, si incurva e si fonde con la facciata senza soluzione di continuità.

STRUTTURA PORTANTE

Il sistema portante della copertura, è interamente costituito da carpenteria metallica. L’acciaio impiegato è del tipo S355J0 zincato a caldo, verniciato e, in alcuni casi, protetto con pittura intumescente. La maglia strutturale, di 8m x 8m, è interessata dalla presenza di profili tubolari cavi del diametro di 244,5mm.
La copertura a onda è costituita, all’estradosso, da rivestimento in lamiera di alluminio, sostenuta da un sistema di lamiera grecata e relativi arcarecci collegati, mediante bullonatura, alle travi principali. Queste ultime risultano calandrate, in modo da seguire l’andamento curvilineo del manto di copertura.
Il fronte dell’edificio che contiene la hall, inoltre, presenta una parte aggettante di circa 8m rispetto alla chiusura verticale. In tale zona, il sistema di copertura è sorretto da una serie di pilastri con geometria ad albero, anch’essi disposti ad un interasse di 8 metri. Il basamento dei pilastri è in calcestruzzo mentre, da un’altezza di 8m da terra fino alla sommità, gli elementi portanti sono costituiti da ramificazioni di 4 profili tubolari cavi in acciaio, richiamanti, per l’appunto, l’andamento degli alberi, anche grazie a ulteriori profili che si dipanano dai rami principali, sempre in elementi tubolari in acciaio.
Un discorso a parte merita la struttura portante della hall di ingresso. Quest’ultima, con una superficie di circa 2.500 mq, risulta coperta da una serie di 10 travi reticolari in acciaio ad andamento curvilineo, con interasse di 8m e luce di 43m, formate da profili HEA, HEB ed angolari. Queste travi, inoltre, scaricano da un lato sul sistema fondazionale e dall’altro sul solaio del secondo livello.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

L’attenzione per il risparmio energetico si evince da una serie di strategie volte a ridurre l’impatto ambientale del complesso ospedaliero, insieme all’impiego di impianti meccanici ad alto rendimento. Grazie ad un’adeguata e calcolata coibentazione su copertura metallica e involucri, è possibile mantenere su livelli di comfort le temperature interne anche in caso di interventi di manutenzione degli impianti di climatizzazione. Per la climatizzazione dell’intero complesso è stata inoltre impiegata una centrale di cogenerazione, che presenta rendimenti molto più elevati rispetto a sistemi di riscaldamento e raffrescamento tradizionali. Considerando, inoltre, che l’ospedale è composto da una serie di zone molto spesso differenti tra loro, gli impianti sono stati frazionati in modo da poterne gestire il funzionamento in maniera indipendente nelle diverse parti della struttura. A completare il quadro vi è l’impiego di soluzioni mirate al recupero dell’energia contenuta nell’aria espulsa dagli ambienti, insieme all’impiego di caldaie a condensazione e gruppi frigoriferi ad alta efficienza. L’impiego di regolatori digitali a microprocessore consente infine di effettuare un controllo e una gestione intelligente dei parametri ambientali dell’intero polo ospedaliero.

Cantiere & Disegni: