Soccer City Stadium

Il progetto è stato scelto tra varie proposte che evocavano diverse immagini legate alla nazione ospitante: la zucca (calabash) utilizzata come contenitore, è stata selezionata come l’oggetto più riconoscibile per rappresentare il continente africano. Sono stati introdotti anche altri simbolismi: il tunnel che conduce dagli spogliatoi al campo richiama le vicine ex miniere di carbone, mentre i pannelli di facciata e di copertura sono stati selezionati tra le tinte della terra, della sabbia e del fuoco. I lavori hanno previsto la demolizione di alcune porzioni di struttura esistente per consentire la costruzione di nuovi vani e pilastri in cemento armato a cui vincolare la struttura metallica di copertura e di facciata. L’aggiunta di un intero anello ha consentito un aumento della capienza, portando il numero di posti a sedere da 80.000 a 97.400 e l’inclinazione delle gradinate esistenti è stata aumentata migliorando così la visuale di tutti gli spettatori. L’intervento più importante è stato però quello relativo alla posa della nuova copertura e delle 8.000 t complessive di acciaio. La forma sinuosa ed avvolgente della struttura, doppiamente simmetrica rispetto agli assi N-S e E-O, è un toro mentre il piano del tetto segue più da vicino la forma rettangolare del campo da gioco. Ciò conferisce all’anello perimetrale portante ed alle travi a sbalzo della copertura una complessa doppia curvatura che varia sia in altezza che in larghezza.
La struttura principale, che si sviluppa in corrispondenza del filo più esterno delle gradinate, è una reticolare spaziale a sezione triangolare costituita da tubi correnti con diametro variabile tra i 710 mm e 910 mm e spessori compresi tra i 20 e 40 mm, con aste
di parete a sezione tubolare per essa. È vincolata alle opere in cemento armato tramite particolari elementi denominati “Steel shaft” e perni da 240 mm di diametro. L’intero anello che è costituito da 32 conci, sostiene le mensole che sovrastano le tribune ed offre il vincolo superiore agli elementi portanti della facciata; in copertura è tamponato con pannelli in policarbonato e la luce naturale può diffondersi negli spazi sottostanti interni allo stadio che sono attrezzati per poter intrattenere gli spettatori durante gli intervalli delle manifestazioni in corso. Degli elementi reticolari a mensola, fungono da copertura dei posti a sedere e sono rivestiti da diverse tipologie di membrane: una bianca superiore impermeabile ed una inferiore e verticale in grado di diffondere la luce proiettata dall’interno. Alla loro estremità, verso il centro dello stadio, è alloggiato il camminamento di servizio, che sospeso a 45 m dal campo di gioco, oltre ad accogliere gli impianti acustici e di illuminazione, consente di eseguire le operazioni di manutenzione. La facciata è scandita da 120 assi ed è realizzata con profili verticali HEA 400 e HEB 400 calandrati secondo tre diversi raggi di curvatura
e da profili tubolari trasversali. Il rivestimento è un mosaico di pannelli colorati in fi brocemento alleggerito e policarbonato. Tutta la carpenteria è stata eseguita in Italia dal costruttore metallico. Prima della spedizione è stata preassemblata una porzione significativa della struttura in modo da poter verificare la corretta realizzazione dei vari componenti. Giunti in Sudafrica via nave, i vari elementi sono stati trasportati in cantiere ed assemblati a terra in sottostrutture secondo un programma redatto appositamente dall’azienda incaricata. Successivamente, due gru cingolate con rispettive portate di 600 e 300 tonnellate hanno permesso il posizionamento al piano degli elementi mentre una stazione topografica fissa verificava costantemente l’esatto posizionamento ed il progressivo avanzamento generale.

Cantiere & Disegni: