Ecoforum

Le zone a sviluppo industriale, infatti, sono notoriamente dei non luoghi, avulsi dal contesto architettonico e paesaggistico, caratterizzati dalla presenza di una serie di capannoni, con volumi che niente hanno a che vedere con l’esistente.
In questo senso, l’Ecoforum si pone proprio come elemento di contatto e filtro tra le zone abitate e quelle produttive, senza trascurare l’identità del luogo e il contesto paesaggistico.
L’edificio presenta una volumetria di 19.000 mc fuori terra, con un numero di piani che varia da due a cinque, a seconda dell’orientamento. Completano il tutto due piani interrati, adibiti a posteggi e magazzini.
La profondità del corpo di fabbrica dell’edificio principale è anch’essa variabile, in modo da ricavare fino a cinque unità indipendenti in ogni piano, con una superficie complessiva, per ogni elevazione, pari a circa 900 mq. In questo modo si garantisce una maggiore flessibilità distributiva e organizzativa degli spazi.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Ciò che contraddistingue fortemente l’Ecoforum è la superficie esterna costituita da un involucro a doppia pelle, caratterizzato dalla presenza di due superfici vetrate separate da un’intercapedine ventilata.
Si tratta di un totale di circa 3500 m2 di facciata continua, di cui circa 2000 m2 a doppia pelle, realizzato da Stahlbau Pichler. La sua progettazione ha richiesto l’elaborazione di modelli termodinamici capaci di tener conto di variabili quali la localizzazione geografica, l’orientamento e l’irraggiamento dei vari fronti dell’edificio.
Questi modelli di calcolo vengono successivamente impiegati da un sistema di controllo climatico centralizzato, che fa uso di un’ampia rete di sensori, ognuno dei quali raccoglie i dati di porzioni verticali di edificio larghe 6 metri, in modo da differenziare la risposta termica all’interno di ogni singola sezione dell’involucro.
Al variare dell’orientamento delle differenti zone dell’Ecoforum, infatti, mutano i relativi carichi termici. In questo modo, differenziando la lettura delle informazioni, il sistema di regolazione automatica può intervenire in funzione delle necessità termiche che si presentano durante i vari momenti della giornata o nei vari periodi dell’anno. Ad esempio, può circolare aria fresca d’estate e aria calda d’inverno, migliorando così il comfort interno e ottimizzando il fabbisogno energetico del complesso edilizio al variare delle condizioni climatiche esterne.
Anche per questi motivi, il progetto dell’Ecoforum ha ricevuto la nomination per il Mies van der Rohe Award 2011 e il premio OAB 2010 come migliore opera privata della provincia di Bergamo.

Cantiere & Disegni: