Geox Breathing Building

Il palazzo storico, all’interno del quale si trova il Geox shop, ha visto demolito l’involucro architettonico esistente per far posto a un nuovo, innovativo, sistema di facciata.

STRUTTURA PORTANTE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

L’intervento di riqualificazione non ha compromesso la struttura portante originaria, che è stata invece mantenuta e consolidata. Su di essa è stata ancorata una intelaiatura in carpenteria metallica avente funzione di supporto per gli infissi e le rimanenti chiusure verticali opache.
Date le difficoltà connesse con una zona come quella di via Torino, con la presenza di fermate per i tram e con ridottissimi spazi per deposito e movimentazione dei materiali, si è dovuta cercare una soluzione ad hoc per poter effettuare il montaggio del sistema a doppia pelle.
Il sistema di supporto in acciaio è stato montato dall’alto verso il basso dell’edificio, man mano che il ponteggio esterno di facciata veniva smontato. La struttura portante, infatti, è stata progettata in modo da contenere un sistema di collegamenti e camminamenti che consentisse il successivo montaggio della seconda pelle.
Quest’ultima è costituita da una schermatura in pannelli di lamiera d’acciaio microforata, che di fatto costituisce il cuore dell’intero progetto di riqualificazione. Gli elementi sono stati preassemblati in moduli che consentissero il loro montaggio per strisce verticali, facendoli scorrere sul sistema portante in acciaio.
Il materiale scelto per i 742 pannelli è stato l’acciaio inox AISI 304 da 2 mm di spessore, punzonato e pressopiegato per poter ottenere gli effetti di trasparenza richiesti dal progetto. Gli stessi dovevano garantire una resa cromatica non uniforme e stabile nel tempo, presentando una colorazione in oro, bronzo e rame, in modo da richiamare i colori di un albero in autunno.
La particolarità del sistema di pannelli è costituita dal fatto che essi sono apribili a vasistas in maniera indipendente l’uno dall’altro. L’ingegnerizzazione del progetto ha inoltre consentito di aprire e chiudere tutti i 742 pannelli con un sistema di 82 attuatori controllati elettronicamente.
In questo modo si è riusciti a creare un vero e proprio involucro “che respira”, con l’obiettivo principale di regolare gli scambi termici dell’edificio con l’ambiente esterno. La schermatura metallica, infatti, consente di proteggere gli spazi interni dal caldo e freddo eccessivi, creando un’intercapedine di ventilazione naturale tra la doppia pelle e i locali interni dell’edificio. L’intensità dell’effetto camino, che permette di controllare gli scambi termici, è regolata per mezzo dell’apertura e chiusura indipendente di tutti i pannelli che costituiscono l’involucro intelligente.

Le chiusure verticali opache dell’edificio sono state inoltre rivestite con lastre in legno-cemento insieme ad uno strato di coibentazione in lana minerale. L’intonaco è di tipo fotocatalitico a base di biossido di titanio, la cui caratteristica è quella di trasformare gli agenti inquinanti in sali non nocivi, mantenendo inalterato il suo colore per più tempo e riducendo così gli interventi di manutenzione.

In seguito all’intervento di riqualificazione, le emissioni di CO2 sono così diminuite di circa 35,5 tonnellate l’anno, corrispondente a una riduzione del 75%. L’involucro edilizio, inoltre, grazie alle sue caratteristiche di smontabilità, riciclabilità e manutenibilità, è stato collocato in classe energetica A.

Cantiere & Disegni: