London Olympic Stadium

Circondato da acqua su tre lati, è accessibile attraverso l’uso di cinque ponti ed è stato capace di ospitare un massimo di 80.000 persone durante i Giochi Olimpici. L’impianto sportivo, al termine del processo di trasformazione, vedrà ridurre le proprie dimensioni fino ad arrivare ad una capacità di soli 25.000 posti, divenendo così un’arena per l’atletica leggera. Si tratta, insomma, di un vero e proprio stadio temporaneo.

STRUTTURA PORTANTE

Di pianta ovale, presenta dimensioni pari a 310 x 260 m ed un’altezza di 62,7 m. La struttura è composta da due parti: una ellittica, in calcestruzzo, incassata nel terreno, e una superiore, contenente le tribune più esterne e il sistema di copertura, pensata per essere rimossa alla fine dei giochi olimpici.
La copertura in PVC, di 24.500 m2, è sorretta da un sistema interno di cavi in acciaio e da un anello reticolare compresso esterno, in un modo che richiama il funzionamento delle ruote di bicicletta, a tutto vantaggio della leggerezza d’insieme.
La rete interna di cavi è formata da un sistema di dieci cavi da 60 mm di diametro, mentre l’anello reticolare esterno ha un perimetro di circa 900 m, una profondità di 12 m, e poggia in 32 punti su un sistema portante in tubolari in acciaio, organizzati secondo uno schema a “V”. Questi ultimi svolgono l’ulteriore compito di controventare l’intera costruzione, portando al suolo i carichi dell’impianto sportivo. Le connessioni tra gli elementi in acciaio sono inoltre bullonate, anziché saldate, in modo da consentire le successive fasi di disassemblaggio dello stadio.
L’illuminazione dell’impianto sportivo è garantita da un sistema di 14 torri piramidali in acciaio, ognuna alta 30 m e del peso di 34 tonnellate, poggianti sull’anello interno di cavi, arrivando così a una quota di 62,7 m rispetto al campo di gioco. Un’ulteriore connessione mediante cavi con l’anello reticolare esterno garantisce la stabilità delle torri di illuminazione.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

L’attenzione per la sostenibilità ambientale ha avuto un ruolo fondamentale nel processo di progettazione e costruzione dello stadio olimpico. Il peso dell’intera struttura è stato portato al minimo, riducendo il contenuto in calcestruzzo e acciaio, e conseguentemente dell’energia ad essi associata.
Lo stesso sistema di copertura dello stadio ha visto l’impiego di ingenti quantitativi di acciaio riciclato, comprese 2.500 tonnellate provenienti da vecchi gasdotti.

Grazie all’ottimizzazione di struttura e materiali, inoltre, l’acciaio totale impiegato è stato pari a circa 12.000 tonnellate, un quantitativo minore di quello impiegato in altri stadi di capacità simile, e di sicuro di gran lunga inferiore alle 42.000 tonnellate dello stadio di Pechino.
Lo stesso uso del PVC per il telo di copertura ha consentito di contenere ulteriormente il peso della struttura, portando di fatto alla realizzazione del più leggero stadio olimpico di sempre. Inoltre, grazie ad un’attenta politica di pianificazione e progettazione, il PVC utilizzato in tutti gli impianti sportivi dei giochi olimpici di Londra verrà riciclato e reimpiegato negli stadi attualmente in costruzione per il campionato mondiale di calcio 2014 del Brasile.
Infine la possibilità, davvero unica, di poter disassemblare e smontare lo stadio olimpico di Londra per poterlo adattare alle esigenze della città, sottolinea fortemente come il ricorso all’uso dell’acciaio possa ancor più evidenziare le sue caratteristiche impareggiabili nel riciclo e riuso di intere porzioni di fabbricati, limitando così l’impiego di risorse energetiche e materiali, così strettamente legate al mondo dell’edilizia.