T-Hotel

La torre, alta 63 m, ha un nucleo centrale in c.a. contenente i collegamenti verticali. Gli impalcati circolari utilizzano travi radiali HEB 400 lunghe 5.5 m con, alle estremità, nasi metallici imbullonati realizzati da travi HEA 160, sagomate appositamente per potersi agganciare ai “pendini” realizzati mediante profili pressopiegati a “C” in acciaio Fe 510 (secondo la vecchia denominazione vigente all’epoca) e controventati con un tondo in acciaio di Ø 24 che, scendendo da un anello posto in copertura, offrono un secondo punto d’appoggio. Ogni campata degli impalcati circolari presenta una sottostruttura di travi HEB 160, posate tangenzialmente con un passo di 1.5 m, per dare rigidità e per permettere l’appoggio alla lamiera grecata tipo Brollo EGB 210 per il successivo getto di completamento. L’ancoraggio al nucleo centrale è realizzato da barre filettate M16 in acciaio Fe 430 (secondo la vecchia denominazione vigente all’epoca), inserite praticando fori di Ø 22 ed iniettando ancoraggio chimico. Inizialmente il progetto prevedeva che la struttura della torre avesse quattro piani in meno. Dopo un’attenta valutazione statica si è sviluppato il progetto aggiungendo di fatto i nuovi quattro piani, non in elevazione come può essere logico pensare, bensì verso il piano terra. La passerella a due piani di collegamento tra la torre ed il corpo A è composta da quattro travi IPE 160, alte 7.5 m e poste a 2.5 m dai bordi esterni, sopra le quali si aggancia la strutture in c.a. controventata con tondi di Ø 32, fissati ad un angolare a L saldato su una piastra centrale ottagonale spessa 15 mm. La hall dell’albergo impiega colonne HEM 400, alte 625 cm, ancorate a terra con una piastra annegata nel getto di cls. L’atrio d’ingresso è scandito da un portale a tre colonne. Nel corpo A troviamo le travi Vierendel, alte 1.65 m, con una luce di oltre 30 m. Queste travi da un lato sono sorrette dalla struttura metallica, dall’altro si ancorano con una piastra studiata appositamente ed inghisata alla torre. L’intera parte d’appoggio è stata rivestita con una lastra d’acciaio dallo spessore di 2 cm, piegata a misura circolare. Su questa nuova superficie è stata ancorata la piastra per sostenere la trave Vierendel. Le travi sono state assemblate utilizzando profili UPN 300 per i puntoni, UPN 200 per i tiranti, UPN 120 per i montanti verticali e l’accoppiamento, mediante bullonatura, di due profili a “L” 60 x 8 realizzati in acciaio Fe 430, con funzione di diagonale, imbullonati ai fazzoletti situati nei vincoli. La struttura dei corpi A e B è formata da travi HEB 360/450 a seconda del campo, impiegando lamiera grecata tipo Brollo EGB 10 per la formazione dei piani, mentre le colonne utilizzano profili HEB variabili. Il corpo C utilizza profili non standard a doppio “T”, formati da piatti elettrosaldati in officina di altezza 650 mm per i bordi e 340 mm come struttura secondaria; le colonne sono realizzate in profilati HEB 400 posti lungo il bordo della struttura. I tamponamenti sono realizzati da un infisso vetrato superiore e da un rivestimento lapideo inferiore. L’albergo di Cagliari si pone nel nuovo panorama della città, non solo come nuovo elemento architettonico, ma anche come esempio reale delle potenzialità dell’utilizzo dell’acciaio nella realizzazione di strutture ricettive ad alta fruibilità.

Cantiere & Disegni: