Progetto C.A.S.E.

In questa cornice si inserisce la realizzazione delle palazzine del “progetto C.A.S.E.” che, con tre piani e venticinque appartamenti ognuna, sono state costruite in soli settantacinque (75) giorni. Riscontrare dei tempi di realizzazione cosi ridotti è senza dubbio un altro segnale promettente frutto purtroppo del terremoto. Una tempistica così potrebbe far pensare ad edifici di carattere temporaneo, mentre questi sono stati progettati seguendo i migliori standard qualitativi ad uso residenziale. Infine, costruire con strutture in acciaio (lastre Hi-Bond, laminati doppio “T”, ecc.) vuol dire avere una riduzione delle masse sismiche ed anche minor carico in fondazione. Scopriamo come sono fatte queste palazzine, partendo dalla “radice”: le fondazioni. Una piastra di sovrafondazione di 50 cm di spessore, appoggiata a degli isolatori sismici (isolatori a pendolo scorrevoli su piastre) con pali di 80 cm di diametro, garantisce la protezione alle strutture e minimizza i danni alle persone in caso di eventi sismici.

L’intelaiatura degli edifici è interamente in acciaio, la velocità di esecuzione inimmaginabile: la realizzazione di tutta l’intelaiatura metallica completa di impalcati e copertura è avvenuta in non più di sette (7) giorni. Questo grazie alla notevole capacità produttiva data dalla realizzazione in stabilimento dei vari elementi strutturali ed accompagnata dalla successiva rapida azione di “assemblaggio” in cantiere (l’assemblaggio di travi a pilastri multipli è stato eseguito fuori opera e questi sono stati successivamente installati su piastre di inghisaggio, precedentemente inserite in fase di getto nella piastra di sovrafondazione). I vari moduli “travi e/o pilastri”, una volta trasportati in cantiere sono stati montati in sito mediante l’ausilio di gru o altri mezzi meccanici di sollevamento. La scelta di un’architettura simmetrica ha comportato ridotte eccentricità a vantaggio dell’eliminazione delle sollecitazioni di trazione sugli appoggi, come richiesto nel bando di gara ed è corredata da un efficiente meccanismo di controventature. Niente è stato lasciato al caso: la scelta delle tamponature modulari combinate attraverso elementi in legno con pacchetti termo-isolanti permette il raggiungimento del “Comfort ed Impatto Ambientale” richiesto in Classe A, garantendo una separazione termica tra le parti strutturali e dei solai interni in acciaio, rispetto all’esterno dell’edificio, evitando così che si formino punti deboli nella facciata (formazione di ponte termico).

La carpenteria metallica utilizzata è interamente in acciaio zincato a caldo, con copertura in pannelli coibentati in acciaio preverniciato, per far fronte al clima estremamente rigido dell’Aquila, a causa del quale i materiali abitualmente impiegati possono subire un forte degrado per effetto dell’azione del vento e degli altri agenti atmosferici. E’ incoraggiante trovare una risposta così brillante in progettisti e costruttori che si avventurano nella progettazione con metodologie costruttive diverse da quelle maggiormente usate in Italia. Metodologie che in altri paesi sono largamente diffuse, come la realizzazione di edifici in carpenteria metallica. Sarà ancora più incoraggiante quando riusciremo ad avventurarci in modo spontaneo nella costruzione in acciaio e non in risposta ad un evento sismico.

Cantiere: