Villa Ferrari
L’area oggetto di intervento di circa 2.000 mq si trova nella periferia ovest di Voghera in un’arteria di collegamento della città con le autostrade. Il lotto è costituito da una vasta area verde in abbandono su cui insiste una Villa dei primi del ‘900 di due piani fuori terra, di forma rettangolare e con copertura a due falde, disposta sull’angolo sud-est dell’area verde; accostata alla facciata si sviluppava una prima stecca ad un piano fuori terra con tetto a due falde, seguita da altre due costruzioni accessorie con copertura piana fino a formare un cortiletto.
Credit:
- COMMITTENTE: Agape Cooperativa Sociale ONLUS - Don Michele Chiapuzzi
- PROGETTISTA ARCHETTONICO: Arch. Rosaria Verardi
- DIRETTORE LAVORI: Ing. Andrea Costa
- SISTEMA COSTRUTTIVO IN PROFILI SOTTILI FORMATI A FREDDO (CFS): steelMAXR
- COSTRUTTORE: Cogi srl
- IMMAGINI: Cogi srl, Davide Dolcini - Fondazione Promozione Acciaio
I lavori hanno previsto una pluralità di interventi di adeguamento strutturale e funzionale con completa riqualificazione e adeguamento normativo della struttura principale e costruzione di un nuovo edificio. La nuova destinazione dell’area sarà quella di accogliere nove nuclei di donne con bambini in difficoltà.
La Villa è caratterizzata da elementi quali fregi, cornicione, dentelli, modiglioni, basamenti e parti incassate. Dal punto di vista della conservazione, la facciata presentava fenomeni di distacco o di degrado degli intonaci, causate da perdite di gronde e pluviali o dall’umidità ascendente dal terreno e tasselli e chiodi arrugginiti. L’edificio ha quindi necessitato di un consistente consolidamento strutturale e di un adeguamento degli impianti tecnologici.
Il nuovo corpo di fabbrica si discosta dalla Villa per la scelta dei materiali. Realizzata interamente in acciaio la nuova architettura vede l’adozione di un sistema costruttivo in profili sottili formati a freddo (CFS). L’edificio si sviluppa su 400 mq disposti su un unico livello, ad eccezione della porzione ospitante le camere da letto che raggiunge i due piani. Il cuore portante è in profili di acciaio sagomati a freddo, costituenti le strutture delle pareti e le strutture di copertura. Completano l’edificio, in prossimità della zona refettorio e cucina, telai in profili laminati a caldo in carpenteria metallica. Per la compartimentazione interna sono utilizzate soluzioni a secco innestate su profili in acciaio zincato; in presenza di impalcati calpestabili la copertura dei solai è in lamiera grecata con getto collaborante, mentre per le restanti porzioni sono impiegati pannelli lignei. Le facciate sono progettate nel rispetto della storia dell’edificio, andando a riprendere parzialmente i colori di Villa Ferrari, sebbene i rivestimenti siano in lastre metalliche preverniciate. Nascosti da controsoffitti in cartongesso, gli impianti sono integrati nella struttura e non appaiono a vista, permettendo inoltre ottime performance di risparmio energetico. Per rispondere all’azione dei terremoti si è infine ricorso a controventi a croce di Sant’Andrea. L’area esterna verrà sistemata ad orti e giardino, equipaggiati di rete irrigua alimentata dall’acqua proveniente da una cisterna di recupero dell’acqua piovana e da quella estratta dal pozzo di captazione realizzato in occasione della ristrutturazione del sistema idrico della villa. Il risultato finale è un’architettura solidale che offre accoglienza e calore dove la volontà di rinnovamento si traduce in un perfetto esempio di riqualificazione integrata.