Opificio Golinelli
Il nuovo Opificio Golinelli, distribuito su novemila metri quadri, è oggi tra i più grandi laboratori sperimentali e didattici rivolti all’ambito delle scienze e delle tecnologie presenti in Italia. Esso ospita tutte le principali attività della Fondazione Golinelli e sorge nella prima periferia di Bologna, area che è stata oggetto di un importante intervento, durato due anni e concluso di recente, di rigenerazione e riqualificazione urbana.
Credit:
- COMMITTENTE: Fondazione Golinelli
- PROGETTO ARCHITETTONICO: diverserighestudio – Simone Gheduzzi, Nicola Raimondi, Gabriele Sorichetti
- COLLABORATORI AL PROGETTO ARCHITETTONICO: Francesco Abenante, Marco Bergamo, Marco Ciavatti, Irene Cogliano, Emanuele Dionigi, Alberto Zanelli
- PROGETTO STRUTTURALE: Lanfranco Laghi
- COLLABORATORE AL PROGETTO STRUTTURALE: Matteo Casali
- COSTRUTTORE METALLICO: Alfa Costruzioni Metalmeccaniche srl
- IMPRESA: S.A.P.A.B.A spa, COOP Costruzioni scarl
- IMMAGINI: Giovanni Bortolani
Il progetto architettonico, firmato da diverserighestudio, prevedeva il recupero di un ex stabilimento industriale abbandonato, un’operazione territoriale di portata nazionale che ha permesso a quest’opera di ottenere anche il riconoscimento del Premio Urbanistica 2015 per la categoria “Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici”. Il nuovo Opificio è stato concepito come una metafora cittadina articolata in sei aree progettuali tutte ricavate dal recupero della preesistenza: la “Scuola delle idee” è pensata per i bambini, per le famiglie e per le scuole; la “Scienza in pratica” è l’area rivolta agli adolescenti dai 14 ai 19 anni che possono cimentarsi con gli esperimenti in laboratorio; il “Giardino delle imprese” vuole avvicinare gli studenti al mondo dell’impresa; la “Scienza in piazza”, invece, è luogo per tutti, che mette in comunicazione i cittadini con il mondo dell’arte e della cultura; “Educare a educare” è un’area rivolta agli insegnanti con approcci interattivi e innovativi per la formazione degli studenti; infine, nella sezione “Arte, scienza e conoscenza”, vengono organizzate mostre tematiche per bambini e adulti.
Per ospitare queste nuove funzioni didattiche, le vecchie strutture di acciaio dei capannoni esistenti non hanno richiesto rilevanti adeguamenti sismici se non con interventi minimi. La struttura metallica preesistente, infatti, è stata adeguata e consolidata con delle integrazioni ma senza prevedere alcuna sostituzione delle componenti. Riguardo alla vecchia copertura, l’adeguamento maggiormente significativo è stato quello riguardante i carichi gravitazionali. All’interno dell’Opificio è stato realizzato anche un volume interamente in acciaio composto da una struttura, denominata “Eureka”, costituita da un graticcio di travi HEB 240, HEB 140, IPE 140 e controventi di piano in profili UPN 80. I solai, invece, sono stati realizzati in lamiera grecata con getto collaborante. La particolarità di questo volume è data da un corpo interamente a sbalzo per 15 m di lunghezza, senza appoggi intermedi di sostegno.
Le strutture in acciaio che costituiscono il nuovo corpo sono di qualità S275 ed S355; le lamiere grecate sono di tipo SG 75/800 e spessore 10/10 mm per gli impalcati interni mentre per l’impalcato esterno sono state impiegate lamiere 15/10 mm. Gli elementi esterni in acciaio sono stati protetti dalla corrosione mediante zincatura a caldo; il complesso ha inoltre una resistenza al fuoco pari a R60.
Sul fronte della sostenibilità, quest’architettura è certificata in Classe A grazie ad un articolato sistema d’interventi realizzati sull’involucro esistente e che hanno permesso di limitare le dispersioni. Tale risultato è stato reso possibile anche da un approfondito controllo dell’irraggiamento solare, studiato in modo da permettere di contenere l’illuminazione diretta delle parti vetrate nei mesi estivi e di sfruttare l’apporto di calore nei soli mesi invernali.