Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs 36/2023
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Con il nuovo Correttivo, in vigore dal 31 dicembre 2024, viene definitivamente introdotto il divieto di potersi qualificare nelle categorie specialistiche con i lavori subappaltati.
Nulla di fatto per gli emendamenti presentati, a fine gennaio del corrente anno, al ddl Milleproroghe per “correggere il Correttivo” a meno di un mese dalla sua entrata in vigore.
Il chiarimento inserito al comma 20 dell’art. 119 del Codice sul subappalto (e connessa revisione all’interno dell’art. 23 dell’Allegato II.12) in tema di attribuzione dei lavori eseguiti riconosciuti a coloro che realmente li hanno svolti (nello specifico, i subappaltatori), rimane!
Allo stesso modo è stata respinta anche la richiesta di posticipare al 31 dicembre 2025, il divieto di poter utilizzare i lavori svolti in subappalto per dimostrare il possesso di requisiti tecnici tali da ottenere la qualificazione SOA per le costruzioni riservate alle categorie specialistiche. L’appaltatore potrà quindi usufruire dei lavori realizzati da altri “solo” per incrementare la propria cifra di affari complessiva, ma non per acquisire qualificazioni per attività che non ha svolto e che come spesso accade non è in grado di svolgere.
Con molta soddisfazione Fondazione Promozione Acciaio e FINCO – che sempre hanno portato questa posizione nei tavoli preposti – accolgono tali decisioni, espresse nell’ultima versione del decreto Milleproroghe.
Decisioni che vanno finalmente a premiare la capacità realizzativa, la competenza tecnica e professionale, l’adeguatezza dell’attrezzatura tecnica e delle maestranze e che assicurano la sicurezza nei cantieri e la qualità delle opere