Sede scuola di Volo

Dopo decenni di abbandono ed incuria, è stato avviato il progetto di recupero e di valorizzazione dell’area dell’ex-idroscalo. Si è deciso di ripristinare la destinazione d’uso originale del piccolo edificio aprendo un centro di formazione di volo civile, anche se i nuovi piloti non sfrutteranno più le placide acque del lago come pista di decollo e atterraggio, fino a quando non verrà riattivata l’idrosuperficie (la flotta dell’AirVergiate attualmente ha come base operativa l’aeroporto di Biella).
L’edificio storico si presentava con una copertura a falde sostenuta da una capriata reticolare metallica di tipo Polonceau. L’altezza sottotrave di circa 5,8 m era tale da consentire il raddoppio della superficie disponibile tramite la realizzazione di un soppalco a quota +3,5. La necessità di ricorrere ad una soluzione strutturalmente leggera per il nuovo soppalco era chiara: non gravare con carichi eccessivi gli originari pilastri in laterizio, alcuni dei quali erano ammalorati da umidità. Si è scelto perciò di utilizzare due materiali intrinsecamente leggeri: l’acciaio ed il legno.
Non scontata è stata la soluzione proposta dai progettisti per la struttura metallica del nuovo soppalco: la suggestione delle forme delle travi alveolari, con le ampie aperture circolari nell’anima, che per similitudine aeronautica ricordano le centine alleggerite delle ali dei velivoli, è stata più forte della soluzione che poteva apparire forse più logica, cioè quella di una trave reticolare in dialogo con quella esistente della copertura.
Le travi alveolari, caratterizzate da leggerezza materiale e visiva, sono state realizzate a partire da profili in acciaio laminati (IPE 400) trasformati in officina tramite una speciale lavorazione – un doppio taglio sinusoidale continuo lungo tutta l’anima e saldature in linea dei due elementi a “T” ottenuti – che ha consentito di aumentare del 50% l’altezza di sezione (614 mm) e di dar vita sull’anima ad ampie forature circolari con diametro pari all’80% dell’altezza finale della trave. A completare un trattamento di verniciatura color alluminio, le travi alveolari di luce 13 m riproducono in scala ingrandita la struttura delle ali degli aerei.
Le travi parallele sono disposte in obliquo rispetto alla pianta rettangolare dell’edificio: in fase di progetto, una particolare attenzione è stata riposta all’allineamento visivo dei fori, che da trave a trave si “infilano” perfettamente. Poste ad una distanza reciproca di 3,5 m, le travi sono appese tramite tiranti alla capriata metallica: oltre a conferire dinamicità allo spazio interno, questo particolare layout strutturale ha permesso di svincolarsi dal problema dei fuorisquadra delle pareti dell’edificio dei primi del ‘900. Il solaio è completato solo con un tavolato in legno lamellare pressato dello spessore di 10 cm, che funziona anche da controvento per il sistema pendolare travi-tiranti. Per sospendere il sistema è stato prima necessario rinforzare la trave reticolare di copertura con nuove saette e fazzoletti, inseriti nell’interstizio tra due profili a C della capriata.
L’edificio della scuola di volo dispone anche di un bar e di un salone polifunzionale a disposizione della collettività che si apre sul parco dell’ex-idroscalo, un’area a vocazione naturalistica e ricca di storia.