Ricostruzione post sisma di un edificio con tecnologia stratificata a secco in acciaio - la sede Stone Island

L’intervento progettuale, ideato e realizzato per Stone Island spa dallo studio Associati Techne di Carpi – architetti Gualdi e Carrisi, ingegneri Testi e Zanetti, nasce a seguito degli eventi sismici del Maggio 2012 che hanno colpito la bassa pianura Modenese ed ha per oggetto la ricostruzione dell’archivio storico e dell’archivio amministrativo e la completa riprogettazione dell’accesso al polo produttivo.

Ricostruzione post sisma di un edificio con tecnologia stratificata a secco in acciaio - la sede Stone Island

L’intervento progettuale, ideato e realizzato per Stone Island spa dallo studio Associati Techne di Carpi – architetti Gualdi e Carrisi, ingegneri Testi e Zanetti, nasce a seguito degli eventi sismici del Maggio 2012 che hanno colpito la bassa pianura Modenese ed ha per oggetto la ricostruzione dell’archivio storico e dell’archivio amministrativo e la completa riprogettazione dell’accesso al polo produttivo.

Un setto in cemento a “faccia vista”, con il logo aziendale impresso in bassorilievo, fa da quinta al piazzale d’ingresso da cui ha inizio un percorso pedonale, compreso tra “lame” in cemento, emergenti dal terreno, che conduce all’archivio storico.
Il nuovo edificio, collocato in posizione centrale al complesso industriale nel rispetto degli allineamenti planimetrici e degli assi visivi principali, si articola in due corpi tra loro compenetrati: al volume stereometrico in corten con vetrate brunite a filo rivestimento si innesta, in maniera asimmetrica, un portale inclinato in cemento a “faccia vista”, totalmente vetrato sui fronti est ed ovest. Tre soli materiali, quindi, caratterizzano i nuovi volumi ed i percorsi di accesso: cemento a “faccia vista”, acciaio corten e vetro.

Internamente il corpo “opaco” in corten è suddiviso in una zona a doppia altezza ed una zona soppalcata, sostenuta da una trave reticolare a scala monumentale, che libera la sottostante pianta da vincoli strutturali; il corpo “trasparente” invece è uno spazio indiviso, caratterizzato da una copertura marcatamente inclinata verso sud sulla quale è installato un impianto fotovoltaico che rende l’edificio energeticamente sostenibile.

Strutture

Il fabbricato è composto da due corpi strutturalmente collegati e parzialmente compenetrati (corpi A e B) con una superficie complessiva di circa 2500 mq.

Il corpo A, monopiano, ha una pianta a trapezio rettangolo con dimensioni di 43×31 m ed un’altezza massima di 8 m; presenta due setti in c.a. sui lati nord-sud, 3 colonne di acciaio sul lato ovest e 9 colonne sul lato est (inclinate con un angolo di 8°, in comune con il corpo B). Le travi principali sono incastrate alle colonne sul lato est e sostenute da travi di banchina poggianti sui setti e sulle colonne lato ovest; attraverso opportuni giunti di continuità, le travi principali (realizzate con IPE 500) sostengono le travi a sbalzo (IPE 180) che proseguono oltre la banchina sul lato ovest a formare una zona porticata. La copertura è controventata con tubolari RHS 150x150x3 mm, ha una pendenza nord-sud di 4° ed ospita un impianto fotovoltaico. La presenza dei setti in cemento armato assicura un’adeguata rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali in direzione est-ovest e contribuisce, insieme ai controventi a croce di Sant’Andrea posti all’interfaccia tra il corpo A ed il corpo B, a quella in direzione nord-sud. La presenza di un diffuso sistema di controventi di falda assicura un buona rigidezza del piano di copertura ed una conseguente opportuna ripartizione dei carichi orizzontali.

Il corpo B (parzialmente soppalcato) ha una pianta irregolare con dimensioni di 36×33 m ed un’altezza massima di 11 m; è sostenuta da 9 colonne inclinate sul lato est (in comune con il corpo A), 9 colonne sul lato ovest, 3 colonne intermedie sul lato sud, 3 colonne intermedie sul lato nord a sostegno della copertura. Il soppalco ha un’altezza sotto trave di 4 metri, è sostenuto da colonne, eccetto il lato est, dove una reticolare di grande scala sostiene l’ultima parte a sbalzo del solaio; il solaio in c.a. di tipo collaborante, è realizzato con lamiera Hi-Bond tipo EGB210, collegata tramite pioli alle travi di piano (HEB 450 collegate da IPE 220). La copertura ha una pendenza ovest-est di 7°; è sostenuta da travi reticolari bidirezionali di circa 1 metro di altezza, formati da tubolari RHS 150x150x5 mm. Il soppalco adibito ad archivio è sostenuto da colonne eccetto il lato est dove una reticolare sostiene l’ultima parte a sbalzo del soppalco stesso. Le azioni orizzontali sono assorbite da controventi di parete disposti su tutti e quattro i lati del corpo ed uno in direzione prevalentemente nord-sud in corrispondenza del telaio centrale.

COMMITTENTE: Sportswear Company spa – Stone Island
PROGETTO E DIREZIONE DEI LAVORI: studio Associati Techne – Arch. Giuseppe Gualdi, Arch. Maurizio Carrisi, Ing. Stefano Testi, Ing. Silvia Zanetti – Carpi (MO)
PROGETTO STRUTTURE IN ACCIAIO:
 Studio Mech
COSTRUTTORE METALLICO: PTL srl
FOTO: Martini Lombezzi (foto del finito), Associati Techne